Come assumere una badante extracomunitaria

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Per assumere una badante extracomunitaria in Italia, è necessario seguire una procedura specifica e assicurarsi che la lavoratrice possieda i documenti richiesti dalla legge. La situazione varia a seconda che la badante si trovi già in Italia con un regolare permesso di soggiorno o debba ancora arrivare nel Paese.
Se la badante è già in Italia con un regolare permesso di soggiorno:
In questo caso, la badante deve essere in possesso di un permesso di soggiorno valido che la autorizzi a lavorare. I permessi di soggiorno validi per lavoro includono quelli rilasciati per:

  • Motivi di lavoro (non stagionale)
  • Motivi familiari
  • Motivi di studio (convertibile in permesso di lavoro)
  • Asilo politico
  • Motivi umanitari, protezione sociale, assistenza minore (ex art. 31)
  • Vittime di violenza domestica
  • Calamità
  • Atti di particolare valore civile
    Documenti necessari per l’assunzione (sia per la badante che per il datore di lavoro):
    Per la badante:
  • Documento di identità valido: Passaporto o carta d’identità.
  • Codice fiscale: Necessario per qualsiasi lavoratore in Italia.
  • Permesso di soggiorno valido: Come specificato sopra. Se il permesso è scaduto, deve avere la ricevuta della richiesta di rinnovo presentata entro 60 giorni dalla scadenza.
  • Tessera sanitaria: Rilasciata dalla ASL di residenza (se disponibile).
  • Eventuali diplomi o attestazioni professionali.
  • Numero di iscrizione all’INPS (se già stata assicurata da un altro datore di lavoro).
  • Residenza anagrafica (se diversa dal luogo di lavoro in convivenza).
    Per il datore di lavoro:
  • Documento di riconoscimento valido.
  • Codice fiscale.
  • Numero di telefono.
  • Indirizzo di residenza.
  • Indirizzo del luogo dove si svolge l’attività lavorativa.
    Procedura di assunzione:
  • Verifica dei documenti: Il datore di lavoro deveAccertarsi della validità del permesso di soggiorno e degli altri documenti della badante prima dell’assunzione.
  • Redazione del contratto di lavoro: Il contratto deve essere redatto in forma scritta, seguendo il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per il lavoro domestico. Deve contenere:
  • Identità delle parti (datore di lavoro e badante).
  • Luogo di lavoro.
  • Data di inizio del rapporto di lavoro (ed eventuale data di fine se a tempo determinato).
  • Livello di inquadramento e mansioni.
  • Durata del periodo di prova.
  • Orario di lavoro.
  • Retribuzione e modalità di pagamento.
  • Ferie, permessi e malattia.
  • Eventuali clausole aggiuntive.
  • Comunicazione di assunzione all’INPS: Il datore di lavoro è tenuto a comunicare l’assunzione all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) entro i termini previsti dalla legge. La comunicazione avviene telematicamente tramite il sito web dell’INPS o tramite intermediari autorizzati.
  • Comunicazione alla Questura (in caso di convivenza): Se la badante convive con il datore di lavoro, potrebbe essere necessario effettuare una comunicazione di “cessione fabbricato” o “ospitalità” alla Questura entro 48 ore dall’inizio della convivenza.
    Se la badante non è ancora in Italia:
    In questo caso, è necessario seguire la procedura del Decreto Flussi, che annualmente stabilisce le quote di lavoratori extracomunitari che possono fare ingresso in Italia per motivi di lavoro.
  • Verifica delle quote disponibili: Il datore di lavoro deve verificare se ci sono ancora quote disponibili per l’assunzione di lavoratori domestici.
  • Richiesta di nulla osta al lavoro: Il datore di lavoro deve presentare domanda di nulla osta al lavoro per la badante allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) della Prefettura competente per il luogo di lavoro. La domanda si presenta telematicamente.
  • Documentazione per la richiesta di nulla osta (indicativa):
  • Documento d’identità e codice fiscale del datore di lavoro.
  • Dettagli anagrafici della badante.
  • Proposta di contratto di lavoro.
  • Certificazione di idoneità alloggiativa (rilasciata dal Comune o dalla ASL).
  • Dimostrazione della capacità economica del datore di lavoro (a meno che la persona assistita sia invalida).
  • Rilascio del nulla osta: Se la domanda viene accolta, lo Sportello Unico rilascia il nulla osta al lavoro.
  • Richiesta di visto d’ingresso: La badante, munita del nulla osta, deve recarsi presso l’Ambasciata o il Consolato italiano nel suo Paese d’origine per richiedere il visto d’ingresso per motivi di lavoro.
  • Ingresso in Italia e firma del contratto di soggiorno: Una volta in Italia, entro 8 giorni lavorativi dall’ingresso, la badante e il datore di lavoro devono presentarsi allo Sportello Unico per firmare il contratto di soggiorno e la richiesta di permesso di soggiorno.
  • Richiesta del permesso di soggiorno: Lo Sportello Unico invia la richiesta di permesso di soggiorno alla Questura, che convocherà la badante per il rilascio del permesso.
    Importante: Assumere una badante extracomunitaria senza un valido permesso di soggiorno è illegale e comporta gravi sanzioni per il datore di lavoro, inclusa la reclusione e una multa elevata.
    È sempre consigliabile rivolgersi a un consulente del lavoro o a un patronato per avere informazioni aggiornate e un supporto nella gestione delle pratiche burocratiche.

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