Badanti: novità dal 1 gennaio 2026

Novità sulla busta paga delle badanti dal 1° gennaio 2026
Dal 1° gennaio 2026, la busta paga delle badanti (lavoratrici domestiche inquadrate nel CCNL Lavoro Domestico) subirà cambiamenti significativi grazie al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) firmato il 28 ottobre 2025 tra associazioni datoriali (Fidaldo e Domina) e sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf). Il contratto è in vigore dal 1° novembre 2025, ma gli effetti economici partono proprio dal 2026, con un focus su aumenti salariali, adeguamenti all’inflazione e potenziamento delle tutele. Queste modifiche mirano a valorizzare il settore, spesso segnato da irregolarità, ma comportano anche un incremento dei costi per le famiglie datrici di lavoro.
Ecco i principali cambiamenti, con un focus sulle badanti (tipicamente inquadrate ai livelli BS o CS per assistenza a non autosufficienti):
1. Aumenti retributivi strutturali
L’aumento medio è di 100 euro lordi mensili per il livello BS (badante convivente o non, con mansioni base di assistenza), distribuito in tranche scaglionate per diluire l’impatto:
+40 euro dal 1° gennaio 2026.
+30 euro dal 1° gennaio 2027.
+15 euro dal 1° gennaio 2028.
+15 euro dal 1° settembre 2028.
Per il livello CS (assistenza a persone non autosufficienti), l’aumento è proporzionale, intorno al +3,98% iniziale sui minimi (circa 40-45 euro nel 2026).
Esempio pratico per una badante convivente livello BS (54 ore settimanali): Se la retribuzione base a dicembre 2025 è di circa 1.200 euro lordi (inclusa indennità di vitto e alloggio), dal gennaio 2026 salirà a 1.240 euro lordi (+40 euro), prima dell’adeguamento Istat.
2. Adeguamento automatico al costo della vita (Istat)
I minimi retributivi saranno rivalutati annualmente in base all’indice Istat dell’inflazione, con una percentuale passata dall’80% al 90% (per coprire meglio l’erosione del potere d’acquisto).
Inoltre, è previsto un recupero arretrato per gli adeguamenti non applicati tra il 2021 e il 2025: circa +135,75 euro sul livello BS, da erogare in un’unica soluzione o rateizzata nel 2026.
Questo si traduce in un netto aggiuntivo in busta paga (dopo IRPEF e contributi), stimato in 25-35 euro mensili iniziali, a seconda del reddito e del modello F24.
3. Contributi previdenziali e costi correlati
I contributi INPS (circa il 40% della retribuzione, di cui 1/3 a carico del datore) aumenteranno in proporzione agli stipendi, con un aggiornamento annuale basato sull’Istat (+0,8% previsto per il 2025, simile per il 2026).
Nuovo contributo bilaterale di 0,06 euro/ora agli enti come Ebincolf (in parte a carico del datore), per finanziare formazione e welfare (es. bonus fino a 3.600 euro annui per datori con non autosufficienti).
Impatto netto per la badante: I contributi a suo carico (circa 9-10%) riducono leggermente il netto, ma l’aumento lordo compensa. Per una badante con 1.200 euro lordi, il netto mensile crescerà di circa 25-30 euro dal 2026.
4. Altre novità che influenzano la busta paga
Indennità di qualità professionale: Da 11 a 30 euro mensili dal 2026 per badanti con certificazione UNI 11766:2019 (rilasciata da Ebincolf), riconosciuta direttamente in retribuzione.
Tredicesima e TFR: Potenziate tramite Cassa Colf, con erogazione diretta dall’ente bilaterale (riduce oneri per il datore, ma non cambia il netto immediato).
Permessi e festività: Aggiunta del 4 novembre come ex-festività retribuita (1/26 della mensilità extra se non lavorata). Nuovi permessi per assistenza a familiari disabili (fino a 4 mesi per padri).
Formazione e previdenza complementare: Obbligatoria per accedere a bonus, con possibili integri in busta paga legati a percorsi certificati.
Impatto complessivo e simulazioni
Per la badante: L’aumento netto mensile dal 2026 sarà di 60-80 euro (tra tranche, Istat e recuperi), arrivando a +150-200 euro a regime (2028), a seconda del livello e delle ore. Questo è il primo incremento strutturale dal 2013, oltre l’inflazione.
Per le famiglie: Costi totali +75-83 euro/mese per badante convivente (54 ore), fino a +230 euro con tutti gli adeguamenti. Agevolazioni fiscali invariate: detrazioni fino a 1.549 euro/anno sulle spese e deduzioni sui contributi.
Importo 2025 (es. livello BS)
Voce
Dal 1° gen 2026
Variazione
Retribuzione base lorda
~1.200 €
~1.240 € (+40 € + Istat)
+3-4%
Recupero Istat arretrato
–
+135,75 € (una tantum)
+11% cumulativo
Contributi INPS (totale)
~480 € (40%)
~496 €
+3% proporzionale
Netto stimato mensile
~900-950 €
~925-1.000 €
+25-50 €
Per calcoli personalizzati, consulta il simulatore INPS o un CAF. Il rinnovo promuove regolarità (il 50% del settore è irregolare), ma monitora gli aggiornamenti ministeriali per le tabelle definitive (previste entro gennaio 2026). Se hai dettagli sul contratto specifico (ore, livello), posso approfondire!

